Spesso mi viene chiesto di raccontare della mia esperienza professionale negli Stati Uniti e, in modo più particolare a New York, dove lavoro da 8 anni. Pur non lavorando in ambito strettamente finanziario ci sono della analogie che vorrei evidenziare.

Le mie responsabilità hanno spaziato in quasi tutti gli ambiti aziendali a esclusione di quello della vendita vera e propria, del marketing e del prodotto. Le principali aree in cui sono stato coinvolto riguardano:

  1. La soddisfazione della clientela: per quanto mi riguarda, in ambito di logistica;
  2. Le relazioni con e tra i colleghi attraverso la lente della gestione e della remunerazione del personale;
  3. La gestione amministrativa, contabile e fiscale dell’azienda;
  4. La reportistica e la gestione dei dati.

In generale, una lezione che ho imparato presto è che vengono prima le persone (clienti e colleghi) e poi i numeri. Troppo spesso si incappa nell’errore di saltare ai numeri senza contestualizzarli e senza ascoltare le esigenze del  cliente, semplificando in modo standard quella che invece è una situazione complessa.

Concretizzando alcune delle sfide che ho affrontato, dovendo implementare un servizio di spedizioni dall’Italia agli USA per una start up, una soluzione è stata quella di spedire direttamente ai clienti che avevano piazzato l’ordine evitando ogni tipo di intermediario. E’ una soluzione costosa, ma agile; utile soprattutto nel mercato e-commerce e nel settore del lusso dove i margini sono maggiori. E’ utile anche per ottimizzare le rimanenze  di magazzino nel caso si abbiano a listino parecchi codici e varianti.

Nella finanza ciò equivale al fai-da-te, che può però risultare costoso dal punto di vista di errori e inefficienze, nel caso ci si addentri in tematiche e aree in cui e’ richiesta una competenza specifica.

Nel caso in cui si decida di aprire un magazzino in America (strada obbligata nel caso si abbiano negozi propri da rifornire) bisogna scegliere il partner logistico e la località più appropriati. Nel settore del magazzinaggio e dei servizi di trasporto il mercato è molto competitivo ed esistono molti player, ognuno dei quali dichiara di essere il più bravo, il più economico (mai farsi ingannare da chi e’ troppo economico…), di avere un sistema di tracciabilità delle spedizioni. Generalmente si sceglie qualcuno che abbia già esperienza nell’industria di riferimento.

In finanza, suppongo l’equivalente consista nel non farsi ingannare da chi promette rendimenti troppo facili ed elevati oppure da chi non ha un’esperienza coerente o delle conoscenze specifiche rispetto alla consulenza che cerca di offrire.

Si può scegliere di avere un centro di distribuzione vicino ai propri uffici americani, vicino ad un porto della East Coast, oppure più strategicamente in un luogo centrale rispetto alla maggioranza dei clienti da servire. Per questo ultimo caso e’ comune scegliere l’Ohio, in quanto con 48 ore di camionaggio permette di raggiungere il 70% del mercato americano.

In finanza, ciò si potrebbe tradurre con la semplicità  di un prodotto. E’ spesso inutile addentrarsi in un tipo di investimento complesso e pieno di garanzie accessorie quando si può in realtà  soddisfare la maggior parte delle esigenze di un cliente con un prodotto “plain-vanilla”.

Sottolineare che servono conoscere le implicazioni doganali nel caso anche di una successiva esportazione in Canada e/o in Messico è superfluo.

In finanza, oltre alla conoscenza del prodotto per se’  bisognerebbe essere in grado di capirne le implicazioni dal punto di vista fiscale e patrimoniale.

In America, uno dei mercati più liberali del mondo, ho purtroppo constatato che diverse persone vivono alla giornata senza pianificare un loro futuro nonostante la risposta ai loro problemi sia facilmente ottenibile con un minimo di sforzo. Questa è la premessa di TraLeRighe: credo che come in tutti i settori, un po’ di sforzo paghi perciò noi continueremo a fornire spunti di riflessione, che spero possano essere colti nonostante richiedano un piccolo sforzo e un po’ di dedizione.

Successivamente condividerò con voi cosa mi ha colpito a riguardo di gestione del personale e amministrativa nella mia esperienza americana.


Infine una bella occasione per discutere in amicizia di finanza aziendale, mercato dei capitali o macroeconomia potrebbe essere venerdi 12 aprile in luogo e orario che saranno comunicati successivamente: ma – intanto – save the date!

Vi aspetto!


Articolo redatto da Enrico Zanon, Chief Corporate Officer, Treasurer e Board Member di Poltrone Frau (New York)