Risposta: tante per l’uomo della strada (euro 1.180 miliardi), poche nel mondo dei sistemi di pagamento (il 15%).

La moneta, definibile come il mezzo di pagamento più adeguato per lo scambio di merci, è comunemente rappresentata dalle banconote, pezzetti di carta stampati dalla Banca Centrale. In realtà, le banconote e le monetine rappresentano solo una parte infinitesimale della vera moneta in circolazione: tutto il resto è stato convertito da fisico a telematico.

La tecnologia ha permesso di trasformare le banconote in qualcosa di più portatile, igienico e comodo come le tessere di plastica, solitamente odiate e deprecate dalla maggior parte dei venditori perché costano e perché `tracciano’ i pagamenti ricevuti. Vi è poi un tipo di moneta, di mezzo di pagamento, che viaggia attraverso i conti correnti delle banche commerciali (cioè le banche che abitualmente frequentiamo e che hanno molti sportelli).

Tutti oggi ne abbiamo esperienza: quando incassiamo lo stipendio o la pensione, quando paghiamo con una carta di plastica o preleviamo biglietti da un bancomat, o paghiamo o riscuotiamo una RiBa. O compriamo o vendiamo uno strumento finanziario, l’unica cosa concreta è il passaggio di una stringa di bit da un soggetto all’altro (venditore, compratore o intermediario che sia).

L’ammontare di banconote e monetine “fisiche” in circolazione in Europa, definito ‘circolante‘, è pari a euro 1.180 miliardi: banconote per euro 1.150 miliardi; monetine per euro 28 miliardi. [dati rilevati il 28 febbraio 2018]

Questi i dati sono regolarmente aggiornati e reperibili presso il sito della Banca Centrale Europea, tramite il link seguente: https://www.ecb.europa.eu/stats/policy_and_exchange_rates/banknotes+coins/circulation/html/index.en.html

Più di mille miliardi di euro di circolante può sembrare molto ma, in realtà, rappresenta solo il 15% del totale dei mezzi di pagamenti presenti nel sistema bancario europeo. La vera moneta, che viaggia prevalentemente in formato elettronico, ammonta a euro 7.830 miliardi quando misurata attraverso il c.d. aggregato M1. [dati rilevati il 28 febbraio 2018]

L’aggregato M1, calcolato dalla Banca Centrale Europea, include la somma della moneta fisica in circolazione, dell’ammontare dei conti correnti presso le banche e tutti gli altri debiti registrati nei bilanci delle banche, con scadenza overnight (cioé a un giorno).

Le Statistiche sugli aggregati monetari dell’area euro sono pubblicati regolarmente dalla Banca Centrale Europea e sono disponibili qui: https://www.ecb.europa.eu/stats/money_credit_banking/monetary_aggregates/html/index.en.html

Quindi sfatiamo un mito: quando nel telegiornale vediamo le immagini dei macchinari che stampano fogli enormi di banconote senza tregua, rendiamoci conto che in realtà questo non ha rilevanza pratica. La vera moneta, i veri mezzi di pagamento, viaggiano oggi in modo virtuale sotto forma di bit perché (poi pensatela come volete):

  1. è più comodo
  2. è più gestibile
  3. è più tracciabile e sicuro
  4. è meno romantico ma fa parte del processo naturale di una società che si evolve. E’ comunque molto soddisfacente prenderne coscienza, ed esserne fieri